martedì 30 settembre 2008

Il mare delle informazioni.


Mi capita in questi giorni di avere per le mani uno stupendo gingillo: tale eeePc, un computer Asus che in 9 pollici ti dà accesso al mondo. E' piccolo, leggero, monta un Linux che fa sempre stile... in breve, è uno strumento magnifico.
Viene da sè quindi che, con le dita su questa tastiera minuscola, mi butto nei meandri di internet e del computer... usare linux ha un non so che di introspettivo. Mette alla prova quello che davvero conosci di un computer... ed è bello affrontare questa sfida, specialmente quando si passa il giorno davanti alle finestre sporche di windows e si pensa di conoscere qualcosa. E qui il mio eeePc mi casca un po', perché la sua distro, una Xandros customizzata, non mi fa installare niente. Ed eccomi quindi smarrito, in questo oceano burrascoso di internet, senza neanche potermi scegliere un remo.
Giammai, dico io... e mi metto dunque alla ricerca di tutto il necessario. La mia attenzione non può che soffermarsi su BackTrack, una distribuzione ad hoc per la sicurezza e il pen-testing. Quindi qualcosa di più di un semplice remo... direi una super pagaia.
Ora, oltre che aver snocciolato ai più una serie di link interessanti, questo post è un po' per tenere traccia della mia convivenza con l'eeePc, ma anche per condividere la mia necessità di capire questo mondo, quello di internet e della rete, che è ormai alla base della vita di tutti i giorni. Tutti sanno come si apre una pagina internet... ma non tutti sanno cos'è un sorgente html. Tutti sanno cos'è la wikipedia, ma non tutti sanno cos'è un database relazionale. Quindi, rimbocchiamoci le maniche (io almeno lo sto facendo). Prendiamo la nostra pagaia e iniziamo a remare...

giovedì 25 settembre 2008

Saluti dalla torre d'avorio.


Ebbene... non so quale destino avrà questo blog, né quanto lo seguirò, né cosa esattamente ci scriverò.
L'ho aperto poiché vedo da sempre internet come una finestra sul mondo... come qualcosa dai cui prendere, da cui imparare... e in un mondo vasto come internet, è impossibile che casa mia non abbia una finestra, da cui io guardo fuori ma da cui il fuori guarda me...
Quindi, due parole veloci su cosa rappresenta questo blog e sul nome che gli ho dato... spero che siano due parole veloci, ma non posso garantirlo... quando attacco a scrivere perdo un po' la cognizione del tempo e dello spazio. Qualora fosse un post lungo, aggiungerò il tl;dr in coda.
Questo blog sarà un riversarsi quasi casuali di pensieri e considerazioni su quello che ho intorno. Su gli eventi che mi capitano, sulle informazioni che ricevo, le notizie che sento... ma non un blog-mattone con la mania per il triste filosofeggiare di chi, per darsi un tono, si spaccia per un dotto salvo poi coglierlo in fragrante coi copia/incolla dalla wiki... anzi, spero che i post profondi siano pochi e ci sia spazio per la leggerezza.
Detto questo, passiamo al nome. Venni a contatto per la prima volta con questo modo di dire, "rinchiudersi in una torre d'avorio", negli anni delle superiori, durante una lezione di filosofia. Durante la spiegazione di tal Gorgia, filosofo sofista del 400 a.C. circa, mi scontrai con il suo pensiero, riassumibile in: nulla esiste; se anche qualcosa esistesse non sarebbe conoscibile; se anche fosse conoscibile non sarebbe comunicabile. La prof. ci diede quindi l'immagine di tante singole torri, separate una dall'altra da questo abisso di incomunicabilità. Visione decisamente nera... ebbene, non è così incondivisibile come visione, quella di Gorgia, anche se sono ben lontano dai punti di vista così relativistici... nella torre direi che mi ci sento. Ma mi piace pensarla con un bel balcone bianco, da cui affacciarsi e urlare alle altre torri... ebbene, ecco il mio balcone. O meglio, uno dei miei balconi.
Detto questo, chiusto questo post prolisso (dopo tutto è il primo, quattro parole dovevo spenderle) e ritorno nel mondo.

tl;dr:

1) primo post pseudo-introspettivo con presentazioni
2) ci saranno argomenti di tutti i tipi, seri e faceti
3) il nome è molto cool